Diverso

Firenze • 2022

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Firenze • 2022

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Firenze • 2022

Il nostro concept per il brand D.vers@, si basa su una visione dello spazio interpretato nell’ottica di una galleria d’arte.

Valorizzare il prodotto attraverso la ricerca dell’essenzialità e la pulizia, spinta oltre i limiti strutturali esistenti, è stato il nostro obiettivo principale oltre che ll’annullamento di inutili ripetizioni che provocano solo rumore e caos.

Abbiamo cercato di rimuovere ogni imperfezione, riallineando la geometria degli spazi per creare delle linee perfette di prospettiva, nascondendo le criticità esistenti.

Con un lavoro minuzioso e tecnico, purista e concettuale, abbiamo amplificato la visione della “leggerezza”, quesi eterea, usando un bianco candido e materico ed un pastello lievissimo, per dare vita ad un’atmosfera quasi impalpabile, dove gli oggetti vengono così valorizzati sentendosi unici.

Non abbiamo rimosso la storia di ciò che è stato quel luogo, ma piuttosto, abbiamo cercato di decontestualizzarla dal tempo, ricercando l’idea di un temporary store, pronto a riapparire facilmente.

La nostra minima e totalizzante essenzialità, non è però mancanza di complessità, anzi, è il suo esatto opposto. 

Attraverso la leggerezza e l’assenza, abbiamo cercato di provocare l’emozione di sentirsi in un luogo bello ed appagante che evochi sensazioni positive ed esperienze inaspettate, donando quel senso di “diversità” che il brand vuole comunicare per far conoscere la propria identità al mondo.

Il progetto è all’insegna della sostenibilità e di un mondo futuribile, con l’obiettivo di  tracciare un solco da un “passato” ormai appesantito.

Il cemento materico e quasi polveroso, dato a mano sulle pareti e sui pavimenti, l’assenza di troppo colore, le fughe di luce bianca, i blocchi dei tavoli in legno di olivo come unico antagonista veramente materico, fanno da unico contrappeso a questo spazio totalmente etereo ed immateriale, quasi virtuale, che tutto avvolge.

DIVERSO

Il nostro concept per il brand D.vers@, si basa su una visione dello spazio interpretato nell’ottica di una galleria d’arte.

Valorizzare il prodotto attraverso la ricerca dell’essenzialità e la pulizia, spinta oltre i limiti strutturali esistenti, è stato il nostro obiettivo principale oltre che l’annullamento di inutili ripetizioni che provocano solo rumore e caos.

Abbiamo cercato di rimuovere ogni imperfezione, riallineando la geometria degli spazi per creare delle linee perfette di prospettiva, nascondendo le criticità esistenti.

Con un lavoro minuzioso e tecnico, purista e concettuale, abbiamo amplificato la visione della “leggerezza”, quesi eterea, usando un bianco candido e materico ed un pastello lievissimo, per dare vita ad un’atmosfera quasi impalpabile, dove gli oggetti vengono così valorizzati sentendosi unici.

Non abbiamo rimosso la storia di ciò che è stato quel luogo, ma piuttosto, abbiamo cercato di decontestualizzarla dal tempo, ricercando l’idea di un temporary store, pronto a riapparire facilmente.

La nostra minima e totalizzante essenzialità, non è però mancanza di complessità, anzi, è il suo esatto opposto. 

Attraverso la leggerezza e l’assenza, abbiamo cercato di provocare l’emozione di sentirsi in un luogo bello ed appagante che evochi sensazioni positive ed esperienze inaspettate, donando quel senso di “diversità” che il brand vuole comunicare per far conoscere la propria identità al mondo.

Il progetto è all’insegna della sostenibilità e di un mondo futuribile, con l’obiettivo di  tracciare un solco da un “passato” ormai appesantito.

Il cemento materico e quasi polveroso, dato a mano sulle pareti e sui pavimenti, l’assenza di troppo colore, le fughe di luce bianca, i blocchi dei tavoli in legno di olivo come unico antagonista veramente materico, fanno da unico contrappeso a questo spazio totalmente etereo ed immateriale, quasi virtuale, che tutto avvolge.

Anno : 2022

Location : Firenze